Ricette

giovedì 30 ottobre 2014

Benvenuto autunno. Bentornato Mont d’Or!




Ha il nome di un’alta montagna del Jura. E’ un formaggio. Eccellente, versatile. Ma non è buono per tutte le stagioni. Anzi.  Come fosse una Cenerentola, fa la sua comparsa Il 10 settembre di ogni anno e sparisce il 10  maggio dell’anno seguente.
La sua paternità è contesa tra Francia e Svizzera per via  di quella porzione di Massiccio che i due Paesi hanno in comune. Da una parte, il Doubs, dipartimento della Franche-Comté, dall’altra il Cantone di Vaud. 




E non mancano le differenze. Nel nome: in Francia “Mont d’Or”, scritto senza trattino, oppure “Vacherin du Haut-Doubs”. In Svizzera: “Vacherin Mont-d’Or” - con trattino - o, più semplicemente “Vacherin”. La Francia vanta un’AOC (denominazione di origine controllata) fin dal 1981 e un’AOP (Denominazione di origine protetta) dal 1996. La Svizzera ha ottenuto l’AOC nel 2003. 





Ma ci sono differenze ben più importanti. Se per entrambe le ”appartenenze” si tratta di latte vaccino e di formaggio molle a crosta lavata, in Francia viene utilizzato esclusivamente latte crudo mentre la Svizzera produce con latte pastorizzato. 
Il Mont d’Or (uso la denominazione francese) è un formaggio straordinario dal profumo e dal sapore di bosco, ineguagliabili. A questo dà un contributo determinante il fatto che, dopo essere stato affinato in grotta per un minimo di 21 giorni, il formaggio venga  avvolto nella corteccia di abete rosso che lo tiene in forma e poi posto in una scatola sempre di legno d’abete.
La produzione del Mont d’Or viene da tempi lontani.  La sua storia si fa risalire alla fine del Medio Evo  quando sarebbe stato citato unitamente ai formaggi della Savoia e però le prime tracce scritte che ne testimoniano l’esistenza  si ritrovano in una lettera del 1764  scritta nientemeno che da Jean-Jacques Rousseau a Francois-Henri d’Ivernois e,  poi, in corrispondenze all’illustrissimo Monsieur de Parmentier. E, ce ne fosse bisogno, sul Mont d’Or (che allora così non si chiamava…) ci fu il sigillo reale, posto da Louis XV che – si dice - sempre lo voleva in tavola.

Ma perché un formaggio è prodotto solo per pochi mesi all’anno? Anche questa è storia: in origine, le vacche Montbéliardes (è una delle due  razze da latte con il quale si produce il Mont d’Or, l’altra è la Simmental francese)) in autunno lasciavano i pascoli alti per tornare nelle stalle al riparo dall’inverno; in questa stagione la produzione di latte diminuiva sensibilmente, tanto da non consentire la produzione delle grosse forme che caratterizzano i formaggi a pasta semi-dura (genere gruyère o fontina). Così gli allevatori  puntarono su un formaggio che richiedesse meno latte e potesse essere prodotto in piccole forme . Il disciplinare francese, infatti, ha codificato scatole da 480 g a 3,2 kg mentre per la Svizzera il peso è  da 260g a 3 kg.




                                         Le ricette


Una premessa: Il Mont d’Or  non avrebbe bisogno di coniugazione con altri alimenti tanto il suo sapore è speciale e la cremosità ineguagliabile e però la gastronomia ha i suoi riti e le ricette…fioriscono. Riportiamo in primis la ricetta-principe e poi un paio di gradevoli “contaminazioni”. Per quanto riguarda le quantità di Mont d'Or, calcolare circa 200 g per persona.

Mont d’Or al forno 


Uno o più Mont d’Or nella caratteristica scatola, calcolando circa 250 g per persona
1 kg di patate, varietà “ratte”, se possibile. Altrimenti patate a pasta gialla e buccia molto sottile
Salsiccia affumicata di Morteau o salumi a piacere (coppa, prosciutto crudo, speck, cotechino…)
4 cl di vino bianco del Jura  o, in alternativa, uno Chardonnay di qualità
1/2 spicchi d’aglio tritati
Alluminio in rotolo per proteggere la scatola di Mont d’Or nel forno



Preriscaldare il forno a 180°C. Cuocere le patate con la buccia, dopo averle ben lavate e spazzolate, partendo dall’acqua fredda e aggiungendo sale grosso.  Togliere il coperchio alla scatola (o scatole) di Mont d’Or e avvolgerla nell’alluminio. Al centro del formaggio scavare un buco abbastanza profondo di circa 2 cm di diametro; inserire nella piccola cavità l’aglio tritato e il vino bianco.  Mettere il Mont d’Or in forno per circa 30 minuti, controllando che il formaggio sia ben fuso. Servire subito unitamente alle patate (che saranno state tenute in caldo) e ai salumi.


 Torta del Jura au Mont d'Or e porri


 Mont d’Or 800 g  -  2 piccoli porri – 1 cipollotto – 5 fette di prosciutto crudo (non troppo sottili)
 2 confezioni di pasta sfoglia pronta - una nocciola di burro - 1 giallo d'uovo - sale e pepe

Pulire i porri togliendo la parte verde scura, lavarli, affettarli  e stufarli unitamente alla cipolla, la nocciola di burro e (se necessario) un poco d'acqua. Salare (con moderazione) e pepare.Ungere una tortiera da crostata e rivestirla con la pasta sfoglia; ricoprire il fondo con piccole cucchiaiate di Mont d’Or, sopra al formaggio  disporre  prima i porri, quindi il prosciutto a pezzetti e infine un nuovo strato di Mont d’Or.  Chiudere  il tutto con la seconda pasta sfoglia, sigillando bene i bordi.  Con un coltello bucare la pasta al centro, creando un piccolo camino, per  consentire la fuoruscita del vapore che si produce in cottura.  Spennellare la superficie con il giallo d'uovo leggermente battuto, per lucidare la superficie della sfoglia.
Mettere in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti.


Tartiflette au Mont d'Or


1 Mont d'Or da 800 g - 800 g di patate a pasta gialla – 1 grossa cipolla tagliata a dadini – 250 g di pancetta affumicata tagliata a striscioline  - 50 cl di panna liquida fresca – una nocciola di burro  sale e pepe

Lavare le patate e tagliarle  a fette abbastanza spesse, cuocerle a vapore lasciandole un po’ al dente. Togliere la crosta al Mont d’Or  (si “sfila” in orizzontale) e tagliarlo a pezzetti.  Stufare cipolla e pancetta insieme facendole dorare leggermente (se necessario per la cottura aggiungere una nocciola di burro). Preriscaldare il forno a 180°C.   In una marmitta di coccio versare la panna, aggiungere uno strato di patate, qualche pezzetto di Mont d’Or, la pancetta e la cipolla. Proseguire con un altro strato di patate, salate, pepate pezzetti di Mont d’Or e un po’ di panna.
Mettere in forno per una decina di minuti, fin quando il Mont d’Or sia fuso.


Piccoli consigli utili (forse)

-  La crosta del Mont’Or non si mangia. Per toglierla, levare  una fascetta della scatola e sfilare la crosta  tagliandola in orizzontale.

-  La tartiflette può essere preparata anche in ciotole da forno singole. 


                                       Grazie a 

Fonti - Wikipedia - Androuet.com - www.madameordinateur.net - www.taccuinistorici.it