“I giocattoli più semplici, quelli che anche il bambino più piccolo riesce a usare, vengono chiamati nonni"
(Anonimo)
... “ La prima cosa di cui si occupò la nonna nell’andamento di casa, fu la cottura del pane. Ella non poteva sopportare che la serva si comportasse con il dono di Dio con così poco rispetto, che non lo benedicesse né quando lo introduceva nel forno, né quando lo tirava fuori, quasi che avesse in mano dei mattoni. Quando la nonna impastava il lievito, lo benediceva con la gramola e ripeteva questa benedizione quando prendeva la pasta in mano fino a che il pane veniva in tavola. (…) Quando la nonna cuoceva il pane, per i nipoti era una gran festa. Ognuno di loro riceveva una ciambella e un panino imbottito di susine o mele, cosa che prima non accadeva mai. Ma dovettero avvezzarsi a non far briciole.
“Le briciole
spettano al focherello” diceva la nonna quando le toglieva di su la tavola e le
buttava nel fuoco. Ma quando uno dei bambini sbriciolava il pane in terra la
nonna, se se n’accorgeva, gli ordinava subito di raccoglierle e aggiungeva:
“Non bisogna camminare sulle briciole, perché altrimenti le anime piangono in
purgatorio”. E brontolava anche se il pane non veniva tagliato ben dritto “Chi non s’accorda col pane, non
s’accorda con gli uomini” diceva. Una volta Jenik pregò la nonna di dargli una
fetta di pane dal mezzo e dalla parte della crosta, perché gli piaceva; la
nonna non ne fece di nulla e disse:” Non hai mai sentito che chi taglia in
pezzo il pane, taglia il calcagno al buon Dio? Lascialo com’è e impara a non
essere capriccioso nel mangiare.” (….)
Božena Nĕmcová,
“Babička” - “La nonna” ,
Boemia 1855
La più importante scrittrice
Ceca, nacque a Vienna nel 1820 da una famiglia poverissima, nome d'origine
Barunka Pankel. Passò la sua infanzia accudita dalla nonna materna, che avrebbe
ispirato, diventandone protagonista, il suo romanzo più importante e noto. “Babička” è stato tradotto in
moltissime lingue tra le quali l'italiano, edito da Mondadori con il titolo “La nonna”.
E ora il problema dei problemi. Millenario.
Se l’estate è finita, le vacanze sono concluse, le scuole appena riaperte, i
genitori in furore organizzativo, i bambini recalcitranti, come si evita la
consueta crisi familiare d’autunno?
Nonna. O nonno. O entrambi. E però,
se il nonno si fa facilmente convincere a sostituire il vigile davanti alla
scuola (peraltro realizzazione di un sogno dell’infanzia), diventando figura
amica, la nonna ha ben altro compito. Importante. Che è multiplo perché
“mangereccio”: oltre alla quotidiana merenda, ci sono i compleanni, i “raduni”
al parchetto, le feste della scuola.
Cosa preparare? Ecco qualche proposta,
sperimentata, che farà allungare verso il tavolo molte mani,manine, manone…
Si
tratta di torte o dolci semplici da confezionare. Bastano pochi accorgimenti.
Forno: pre-riscaldato a 180°C
(raramente a più di 200°C ) – Posizione della tortiera a metà forno – Tortiera
antiaderente o rivestita con carta-forno bagnata e strizzata – burro e uova a temperatura ambiente; se si richiede l’albume
montato a neve, invece del tradizionale pizzico di sale aggiungere zucchero a
velo (la quantità usata verrà
dedotta dal peso totale di zucchero previsto).
In
caso di intolleranze: celiachia, usare farine idonee aumentando di un’unità il
numero delle uova indicato nella ricetta; controllare che zucchero a velo e
lievito chimico non contengano glutine
(marche molto diffuse ne indicano possibile presenza). Controllare anche
i confettini per le decorazioni, spesso non idonei. Meglio puntare su granella
di zucchero e scagliette di cioccolato fondente, sia nero sia bianco.
Lattosio: ormai sono
reperibili ovunque latte e derivati senza lattosio, dal burro alla panna.
Ricette
Torta al cioccolato
Tortiera da
24/26 cm
75/80 ml latte – lievito per
dolci 20 g (1 bustina + 1 cucchiaino) estratto di vaniglia bourbon 1 cucchiaino
buccia d‘arancia grattugiata
Pre-riscaldare il forno. a
180°C, portare uova e burro a temperatura ambiente. Se si dispone di un mixer o
di un robot, usarlo a velocità media.
Iniziare con le uova,
separando il tuorlo dall’albume. Battere i tuorli con lo zucchero fino a
ottenere una massa molto chiara, cremosa, consistente, che, sollevata con un
cucchiaio, si snoda a nastro. Montare a neve ben ferma gli albumi, unendo, poco
per volta, 50 gr di zucchero a velo. Per capire se la lavorazione è
sufficiente, basta inclinare il boccale nel quale sono stati montati gli
albumi: se questi restano “ancorati” al contenitore, è stata raggiunta la
perfetta consistenza.
Fondere il burro a
bagno-maria (o in forno, in contenitore che resista al calore) facendo ben
attenzione a che non inizi a sfrigolare: deve semplicemente ammorbidirsi fino a
sciogliersi.
Alla massa dei tuorli
montati, unire poco per volta, prima la farina setacciata con il lievito e poi
il cacao, alternandoli a cucchiaiate di latte per favorire l’impasto. Se fosse
necessario, per amalgamare più facilmente ed esaurito il latte, si può unire il
burro fuso che, nel frattempo si sarà raffreddato. Aggiungere la buccia
d’arancia grattugiata e la vaniglia.
Infine aggiungere gi albumi
montati a neve, cucchiaio per cucchiaio, con un movimento rotatorio dal basso
verso l’alto, per non smontarli.
A questo punto, versare la massa nella teglia foderata o
comunque imburrata e passata con un velo di farina e porre in forno statico.
Non aprire mai la porta del
forno prima di 30 minuti. Anzi, l’ideale è aprirla per un eventuale controllo
solo a fine cottura. Lasciarla
riposare per qualche minuto e poi sfornare. Togliere la torta dalla teglia
quando è fredda (o quasi) e mettere su una gratella. Decorare o farcire a piacere.
Tenere presente, che al di là dell’estetica, bambini e ragazzi preferiscono la finitura con zucchero a
velo, abbondante.
Torta in bianco e nero
Stampo da
plum-cake o a ciambella
200 g farina 00 – 2 uova –
100 g burro salato
100 g zucchero semolato +
100 g zucchero a velo vaniglinato
5 cl latte – 1 cucchiaio
grande cacao in polvere
1 bustina lievito vanigliato
Preriscaldare il forno a
210°C. Battere il burro, ammorbidito e tagliato a dadini, fino a
ottenere un mélange chiaro e cremoso. Rompere le uova separando il tuorlo dall’albume;
incorporare i rossi nel mélange burroso quindi aggiungere, poco a poco, il
latte, mescolando accuratamente. In una terrina unire il lievito alla farina
setacciata e unire il mix al composto. Montare a neve ferma gli albumi
aggiungendo, nella battitura, un cucchiaio di zucchero a velo. Suddividere il composto in due terrine:
nella prima aggiungere il restante zucchero a velo e nella
seconda il cacao ben setacciato poi unire la metà degli albumi a neve nell’una
e l’altra metà nella seconda, sempre incorporando con cucchiaio di legno e
movimento dal basso verso l’alto.
Imburrare e infarinare uno
stampo e inserire il composto alternando la parte bianca a quella con cacao.
Mettere in forno a 210°C per dieci minuti quindi abbassare a 180°C e proseguire
la cottura per altri venti minuti.
Sfornare, togliere il cake
dalla forma e lasciarlo a raffreddare su una gratella. Se lo servite a tavola, potete
presentarlo affiancato da una spruzzata di panna montata.
Nota - Nel caso sceglieste di usare la ciambella, potrebbe essere necessario aumentare le dosi indicate per gli ingredienti, proporzionalmente.
Nota - Nel caso sceglieste di usare la ciambella, potrebbe essere necessario aumentare le dosi indicate per gli ingredienti, proporzionalmente.
Torta di mele
Stampo 24
cm
4 mele renette – 4 uova – 3
bicchieri farina 00
2 bicchieri zucchero + 2 cucchiai zucchero di canna
1 bicchiere di panna – 1
bustina lievito vanigliato
1 pizzico sale – 1 pizzico
cannella – 1 limone non trattato
burro per la teglia
Pre-riscaldare il forno a
180°C. Sbucciare le mele, tagliarle a fettine, metterle in una terrina,
irrorarle con il succo di limone.
Con una frusta o un mixer battere le uova con lo zucchero fino a
ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere la panna e poi la farina
setacciata con il lievito, il pizzico di sale e la cannella. Unire alla massa un po’ di fettine di
mele e mescolare delicatamente. Versare l’impasto nella teglia imburrata e
leggermente infarinata o rivestita con carta da forno bagnata e strizzata.
Livellare (senza schiacciare) e quindi disporre in tondo le restanti fettine di
mele, partendo dall’esterno verso l’interno. Spolverare con zucchero di canna.
Infornare per circa 50 minuti.
Nota - Per irrorare le mele, si può sostituire il limone utilizzando (ad
esempio) del Calvados, cioè liquore di mele della Normandia. Si precisa che
l’alcool contenuto evapora completamente con calore/cottura lasciando alla
torta solo un gradevolissimo aroma. La torta non è quindi da considerare
alcolica.
Torta allo yogurt
1 vasetto di yogurt bianco –
3 vasetti di farina 00
2 vasetti di zucchero – 1 vasetto di olio di semi di girasole
3 uova – 1 bustina lievito –
burro qb per la teglia
Pre-riscaldare
il forno a 180°C. Versare lo yogurt in una terrina e poi utilizzare lo stesso
vasetto, risciacquato, per misurare tutti gli altri ingredienti. Aggiungere lo
zucchero e le uova allo yogurt e lavorarli fino a ottenere un massa soffice e
spumosa. Unire la farina con il lievito, mescolare accuratamente e infine
mettere l’olio. Imburrare e
infarinare la tortiera e versarvi l’impasto. Cottura per circa 35 minuti e
togliere dalla teglia una volta intiepidita.
Nota - L’olio di semi
di girasole si trova anche deodorato, ottima formula per non alterare il sapore
delle preparazioni, dolci o salate che siano. Può essere sostituito, a piacere,
con burro (stesso peso, portato a fusione e, come norma, usato freddo) o panna
fresca.
Le Madeleines
Dosi per 20
biscotti
150 g farina 00 – 130 g
zucchero – 20 g miele – 125 g burro
3 uova – 5 g lievito – un pizzico di sale – estratto di
vaniglia buccia di limone o
d’arancia (non trattati)
grattugiata.
Pre-riscaldare il forno a
220 °C. Ammorbidire il burro. Battere le uova con zucchero, miele, sale, finché non sia raddoppiato il volume.
Unire farina e lievito, quindi il
burro ammorbidito, la buccia dell’agrume grattugiata e un cucchiaino di
estratto di vaniglia bourbon. Mettere in frigorifero per almeno due ore, o
un’intera notte. Distribuire
l’impasto nelle “formine”,
infornare a abbassare la temperatura 200°C. Dopo 3/5 minuti (quando si
sarà formata la “fossetta” tipica della madeleine) abbassare ulteriormente a
180°C per arrivare alla “bombatura”.
Passati altri 4/5 minuti i biscotti saranno gonfi e dorati: sfornare e
togliere subito dagli stampini.
Nota - Per le madeleine si
possono avere stampi multipli (sia anti-aderenti sia in silicone) cos’ come si
trovano i singoli stampini, certamente più difficili da gestire.
Riconoscimento: Questa
ricetta è stata formulata da uno dei grandi chef francesi M. Gaston Lenôtre,
pasticcere di alto valore riconosciuto in tutto il mondo. Chef Lenôtre è
scomparso nel 2009 lasciando alla famiglia la sua “impronta”.
Muffins classici
Premessa – La
regola d’oro per avere dei buoni muffins è semplice: lavorare poco e rapidamente
gli ingredienti, lasciare che il composto resti grumoso. Sono dolcetti ideali
per lavorazione a mano.
All’impasto base si può unire cacao, gocce di cioccolato, mirtilli,
mele… E poi, sbizzarrirsi a decorare!
280 g farina 00 – 100 g zucchero – 1 bustina
lievito
1 pizzico sale
2 uova – 80 g
burro - 150 ml latte
Pre-riscaldare il forno a
180°C.
In una terrina mettere tutti
gli ingredienti secchi: farina, zucchero, e lievito. Mescolare. In una seconda
terrina mettere invece tutti gli ingredienti umidi: burro fuso (freddo), uova,
latte. Mescolare.
Unire i due impasti,
amalgamare velocemente senza preoccuparsi di lasciare dei grumi; aggiungere
qualche goccia di cioccolato e versare negli stampi per muffins, dopo averli
imburrati e leggermente infarinati e riempiendoli solo per tre-quarti.
Infornare per 15/20 minuti. A cottura ultimata toglierli dal forno e dagli
stampini lasciandoli raffreddare su una gratella.
A tutti coloro che, quotidianamente, mi danno suggerimenti. Alle riviste specializzate. Ai blog amici. E ai
miei nipotini che sono uno stimolo insostituibile. E inarrivabile.
Nessun commento:
Posta un commento