Ricette

martedì 4 marzo 2014

Salse.. intrigante storia della Béchamel....


Questo post è dedicato a Isabel Allende, che il 27 febbraio 2014 è stata eletta Presidente del Senato in Cile: è la prima donna a ricoprire questa importantissima carica dello Stato, che già fu di suo padre, Salvador Allende. Si insedierà l’11 di marzo. E’ un omaggio minimo, il nostro, che va anche alla scrittrice che ha regalato ai suoi lettori, tra gli altri, un bellissimo libro, " lieve e giocoso", di racconti, sentimenti, costume e cucina: “Afrodita”.



 “Le salse sono come le stoffe, devono avere una trama precisa. Ce ne sono alcune soffici e fluide come la seta (besciamella, vellutata) e altre consistenti come il lino (pesto) o spesse al tatto come un buon tweed inglese (bolognese, chutney)”.  E ancora… “Nel campo delle salse, come in amore, bisogna lasciarsi guidare dall’istinto e non dai manuali. Non aver timore di aggiungere e/o di sostituire un ingrediente o due, basta rispettare le proporzioni tra grassi, farina, liquidi e/o uova”.  (Isabel Allende)


Soffice e fluida come la seta: è una delle salse più amate nel mondo, certamente in Italia, certamente in Francia. E’ la besciamella anzi Béchamel. E ha una storia intrigante.



Esisteva in Francia, verso la metà del 1600, il Marchese Louis de Béchamel. Questi doveva essere uomo di grande iniziativa perché, al debutto nel mondo del lavoro (si fa per dire), era ben presto diventato intendente generale delle terre del Duca d’Orleans, sovrintendente della casa del Duca, intendente di polizia. Veniva da una famiglia di finanzieri – intesi come amministratori pubblici – di cui si diceva che preferissero la buona tavola alla buona amministrazione.
Il marchese di Béchamel si arricchì durante la Fronda e riuscì ad entrare nelle grazie di Louis XIV grazie alle sue vaste conoscenze delle arti. Fatto questo che gli consentiva di consigliare il sovrano sia nella pittura sia nell’ebanisteria. Ma la sua vera passione era l’elaborazione, l’aggiustamento, la presentazione di  manicaretti in grandi piatti. Per questa sua abilità diventò maître d’hotel alla corte del Re e, contemporaneamente Marchese di Nointel. Era capitato bene: il suo re, infatti, aveva un appetito da Gargantua.
E proprio nel castello di Nointel il Marchese, per guarnire un bel pesce, avrebbe inventato la salsa Béchamel, a base di scalogno e brodo di carne.
Complimenti. O no?
Perché qui arriva il giallo. Il dinamico Marchese avrebbe in realtà migliorato una salsa inventata da Pierre de la Varenne, cuoco del Marchese d’Uxelles e importato in Francia da Caterina de' Medici. Insomma una delle quattro Grandi salse, le salse madri, avrebbe origine italiana….


Nel tempo gli ingredienti della besciamella sono cambiati e dal brodo si è passati al latte o alla crema fresca, è stato introdotto il burro ed eliminato lo scalogno.

La Béchamel

Regole-base: farina e materia grassa devono avere lo stesso peso. Il latte deve essere usato freddo.  E… mescolare, mescolare, mescolare.
Sulla temperatura d’uso del  latte ci sono due scuole di pensiero, ferocemente contrapposte: latte freddo a latte caldo. Io mi schiero con la scuola del freddo sostenuta con determinazione da Dario Bressanini, maestro delle cotture e della biochimica in cucina.



Per 1 litro di Béchamel:  1 lt di  latte, 80 g di burro, 80 g di farina- sale qb – noce moscata


Per prima cosa preparare il Roux (vedi post precedente) che dovrà essere bianco.

In una casseruola a bordi alti far sciogliere il burro e lasciarlo sfrigolare per eliminare la parte acquea, il che avverrà dopo circa un minuto. Aggiungere tutt’insieme la farina mescolando vigorosamente con un cucchiaio di legno o una frusta fin quando il composto sarà perfettamente amalgamato e piuttosto fluido. Lasciar cuocere ancora per tre minuti, sempre mescolando. Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire. Il Roux è pronto.

A questo punto aggiungere il latte freddo, tutto in una volta, riprendendo a mescolare con vigore. fino ad ottenere una pastella molto liscia. Rimettere sul fuoco e  lasciar addensare, sempre mescolando.  Poi, abbassare la fiamma al minimo, coprire e lasciar sobbollire dolcemente per qualche minuto.

Salare quanto basta e, se gradita, aggiungere una grattata di noce moscata.

NOTA: Le quantità indicate producono una besciamella di buona fluidità. Se la desideraste più liquida, riducete di 20 g farina e burro, se vi servisse più consistente, aumentate ugualmente, mantenendo ferma la misura del latte.



La salsa Mornay

Dalla besciamella alla Salsa Mornay è gioco da ragazzi. E ne vale la pena perché si tratta di una salsa che valorizza uova,  crostacei, pesce,  St Jacques, legumi, da gratinare.
1 lt di besciamella – 2 gialli d’uovo – 4 cucchiai di panna liquida fresca – 100 g di gruyère grattugiato o parmigiano   -  noce moscata se non già presente nella besciamella.

A besciamella appena tiepida, unire i gialli d’uovo sbattuti con la panna (quel tanto necessario per amalgamarli), rimettere al fuoco mescolando accuratamente e portare a bollore su fiamma dolce.  Togliere dal fuoco e aggiungere il formaggio grattugiato, mescolando vigorosamente. 
La Salsa Mornay è pronta.




Nel post precedente – “Salse… quel tocco magico in cucina” avevamo indicato a grandi linee la fattura dei Fondi di cucina che, come detto, uniti ai Roux danno vita alle Salse madri. Ecco le ricette.

Il Fondo bruno

2 kg di ossa e ritagli di carne di manzo – 1 mazzetto guarnito (6 rametti prezzemolo, 2 rametti timo, 2 foglie di alloro) – 2 cipolle tagliate a metà – 2 carote a pezzetti – 1 piccola rapa a dadini – 2 gambi di sedano – 1 spicchio d’aglio – 4 chiodi di garofano 10 grani di pepe nero – sale
 


Sistemate ossa e carne su una piastra e passateli in forno preriscaldato a 200°C fin quando il tutto non sarà ben rosolato. Porre carne e ossa in una capace pentola con 3 litri di acqua, il mazzetto guarnito, le cipolle steccate con i chiodi di garofano e tutte le altre verdure. Portare   a bollore, aggiungere sale e pepe, e cuocere a fiamma bassa per 4 ore, con pentola coperta.

Filtrare il Fondo bruno, lasciar raffreddare e quindi eliminare il grasso che si sarà condensato in superficie. Se ne ricaveranno circa due litri che potranno essere conservati in frigorifero per non più di una settimana. Il Fondo può però essere surgelato.

Il Fondo bianco

750 g di ossa e ritagli di vitello, carcasse e ali di pollo – 4 chiodi di garofano – 2 cipolle tagliate a metà – 2 porri, 2 carote, 1 gambo di sedano  a pezzetti – 1 mazzetto guarnito  (4 rametti prezzemolo, 1 rametto  timo, 1 foglia alloro) – 8 grani di pepe nero  -  sale


Mettere vitello e pollo in una pentola, coprire con 3 lt di acqua e lasciar riposare per un’ora.  Mettere la pentola e su fuoco vivace portare a bollore, schiumando. Abbassare la fiamma e lasciar sobbollire fin quando il liquido non sarà limpido.

Unire tutti gli altri ingredienti,  dopo aver steccato le cipolle con i chiodi di garofano e aver composto il mazzetto guarnito. Aggiungere anche sale e pepe. Portare di nuovo a bollore, coprire, abbassare la fiamma e cuocere a fuoco dolce per almeno tre ore, schiumando se necessario.

Filtrare, lasciar raffreddare e quindi eliminare il grasso che sisarà formato in superficie. Se non usato subito, conservare in frigorifero (max 1 settimana) o surgelare.

Il Fumetto di pesce

1 kg lische e teste di pesce – 500 g di pesce a carne bianca possibilmente non grassa – 1 cipolla , 1 porro, 1 carota tagliati sottile – 2 cucchiai di succo di limone – 1 mazzetto guarnito (10 rametti di prezzemolo – 1 rametto di timo – 1 foglia di alloro) – 12 grani di pepe nero – sale



In una pentola capace mettere tutti gli ingredienti con 2 lt di acqua. Portare a ebollizione e, a fuoco moderato, lasciar sobbollire senza  coperchio per circa 30 minuti., schiumando se necessario.

Filtrare il liquido  ( sarà circa 1,2 lt) e lasciar raffreddare. Versare il fumetto di pesce in un contenitore a chiusura ermetica e conservare in frigorifero per non più di due giorni.



Fonti - Isabel Allende, “Afrodita”, Universale Economica Feltrinelli – Wikipedia –Siti gastronomici italiani e francesi  - Bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it

Le ricette dei Fondi di cucina sono tratte da “Salse” di Gordon Grimsdale, Oscar Illustrati, Mondadori Editore 1989 -

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