Siamo nel 1500, in pieno Rinascimento, quando Caterina de’ Medici va sposa al Duca d’Orleans, che salirà al trono di Francia come Henri II ed essa stessa ne diventerà Regina. La figlia di Lorenzo de’ Medici e di Madeleine de la Tour d’Auvergne, cresciuta in Italia in un contesto di intelligenze, cultura e raffinatezza, nel 1533 varca il confine portando al proprio seguito cuochi di gran vaglio, che non mancarono di esercitare la loro influenza nelle grandi e nobili cucine.
Ma "l'invenzione" delle salse è molto più antica, ha una propria preistoria. Salsa è il femminile del termine latino “salsus”, “salato”, che
riporta al sale, primo ingrediente conosciuto per insaporire e conservare i
cibi. Le salse, intese in senso proprio anche se in versione che potremmo
definire “rudimentale”, ne sono una discendenza diretta e, probabilmente, erano
anche destinate a coprire sapori e odori di alimenti non perfettamente in
“salute”. Forse anche per questa loro funzione, erano note già nelle culture di
sumeri, egizi, caldei, assiri, greci e romani. Questi ultimi mescolavano il
sale con il pesce creando il
“garum,” un condimento che, negli ingredienti fondamentali, esiste
ancora oggi: è la colatura di alici di Cetara.
All’origine ci sono le Salse
madri o grandi salse, che nascono dall’unione di Fondi e Roux. Dalle salse madri derivano le Salse di base. Dalle salse
di base nascono le Salse derivate.
Salse madri
Vellutata (anche di pesce) – Besciamella – Fondo bruno legato - Pomodoro
Salse di base
Dalla Vellutata derivano: salsa Alemanna detta
Parigina dai tedeschi – salsa Suprême – salsa al Vino bianco.
Dalla Besciamella:
salsa alla crema – Mornay – Villeroy – Nantua.
Dal Fondo bruno legato/Spagnola: salsa demi-glace.
Dal Pomodoro: Bolognese – Amatriciana – Arrabbiata – Puttanesca
- Norma – Napoletana.
Salse di derivazione
Salse bianche composte – Salse brune composte.
Le due categorie
raggruppano altre salse derivate.
Salse bianche composte
Derivate dalla vellutata di carne: salsa al curry – salsa
ai capperi – salsa chaud-froid.
Derivate dalla vellutata di pesce: salsa Bercy – salsa
Nantua.
Derivate dalla salsa Suprême: salsa Aurora.
Derivata dalla salsa Alemanna o parigina: salsa al rafano.
Salse brune composte
Derivate dai fondi bruno legati o salsa spagnola: salsa
cacciatora – salsa bordolese – salsa al barolo – salsa all’arancia (bigarde) –
salsa chaud-froid bruna
Dallaalsa demi-gace derivano: salsa al Madeira – salsa Colbert
– salsa zingara – salsa poivrade
Nello sterminato e complesso capitolo delle salse rientra la
suddivisione tra salse fredde e salse calde.
Le salse fredde nascono su base di ingredienti crudi e olio
e sono:
Maionese e derivate (Aurora, tartara, italiana, inglese,
russa, cocktail.....)
Vinaigrette e derivate (Ravigote, pescatore, norvegese)
Le salse calde derivano da ingredienti cotti con base burro:
Olandese e derivate (Chantilly, Noisette, Maltese)
Bagna Caòda
Béarnaise (Choron, Fochot, Rachel).
Esistono poi le marinate ma per queste… ci sarà una prossima
volta….
Fondi e Roux
I Fondi di
cucina non sono, come potrebbe far sospettare il termine, un sottoprodotto
delle cotture bensì sono una preparazione specifica e ben determinata anche in
termini di componenti. Operazione delicatissima quella della “confezione” dei
fondi, tanto che, nei tempi antichi e nelle grandi cucine, era affidata allo
“chef saucier”, il “salsiere”:
perché condizionano il sapore della futura salsa, qualunque essa sia. I fondi di
cucina possono essere bianchi o bruni e sono ricavati da un mix di ossa, ritagli di carne, carcasse di
pollame cui si aggiungono verdure, erbe e spezie. Necessitano di lunghe cotture, in media almeno 4 ore.
Saranno Fondi bruni quelli fatti con carne di manzo e Fondi
bianchi quelli con vitello e pollo. C’è poi il Fondo di pesce – detto fumetto –
che si fa con pesci poco pregiati, teste e lische, anche questi accompagnati da
verdure e spezie. La cottura è breve, circa mezz’ora.
Il Roux , che ha la funzione addensante, si ottiene dalla
cottura di farina e burro (o altro
grasso) e, a sua volta, può essere bianco, biondo o bruno. Naturalmente il grado
di tostatura influisce sul sapore e sulla fluidità della salsa madre. Il colore
è determinato dal tempo di cottura: circa 3 minuti per roux bianco; 5 minuti
per il biondo; 10 minuti per il bruno.
Se tralasciamo tutte le salse derivanti dal pomodoro che,
per la maggior parte, rientrano nel capitolo dei sughi destinati a primi
piatti, credo che le salse che ognuno di noi dovrebbe saper fare, si contano
sulla punta delle dita. Ecco la mia scelta (personale, quindi opinabile e
soprattutto integrabile): besciamella, maionese, salsa verde, pesto di
basilico, vinaigrette. Poi, c’è il mondo….nel senso che ci sono salse ben note
e codificate e altre che nasceranno dalla creatività di ognuno di noi.
Super article à lire, tous les conseils sont super....
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