In Liguria, dal sacro al profano, come si usa dire. Ovvero, dopo aver lasciato spazio alla lirica di Edoardo Sanguineti, un modo di rendere omaggio anche alla regione che gli ha dato i natali è quello di proporvi una ricetta di sicuro successo, un passepartout nel senso che di solito piace agli adulti come ai bambini e può essere sia antipasto sia primo sia contorno. E’ un piatto vegetariano. Si può chiedere di più?
Nota: specialmente per Cristina. Conti.
La ricetta
Porpetton de faxolin
(Polpettone di fagiolini)Dosi per 6 persone
1kg di fagiolini (cornetti)
800 g di patate farinose
15/20 g di funghi secchi
4 uova
4 cucchiai (da minestra) di parmigiano reggiano grattugiato
olio extra vergine di oliva qb
1 cipolla di media grandezza
origano o maggiorana
origano o maggiorana
sale e pepe
pangrattato
Mettete in ammollo i funghi secchi. Spuntate i cornetti, cuoceteli buttandoli in acqua bollente leggermente salata. Lavate accuratamente le patate e lessatele con la buccia, mettendole in pentola in acqua fredda anche questa leggermente salata. Appena pronti i fagiolini, passateli nel passaverdure quindi aggiungete le patate bollite e schiacciate con un passapatate. In un tegame mettete quattro cucchiai di olio di oliva e un battuto di cipolla che inizierete a soffriggere; quando la cipolla sarà appassita, aggiungete i funghi tritati e un paio di pizzichi abbondanti di origano o maggioranza (a piacere). Lasciate rosolare qualche minuto e poi aggiungete fagiolini e patate, che avrete opportunamente amalgamato. Dopo una decina di minuti spegnete il fuoco e fate intiepidire. A questo punto unite quattro uova e il parmigiano reggiano grattugiato. Mescolate accuratamente badando che le uova siano ben distribuite. Aggiustate di sale e (se lo gradite) unite un po’ di pepe. Ora l’impasto dovrebbe essere sufficientemente asciutto: nel caso vi sembrasse troppo morbido, aggiungete del pangrattato secondo necessità. Imburrate una teglia rivestendola con il pane grattugiato e stendetevi il composto regolando lo spessore a non più di 3 cm. Livellate con una spatola quindi “strisciatelo” con i rebbi di una forchetta. Setacciatevi sopra ancora del pangrattato unito a un po’ di parmigiano e origano o maggiorana. Irrorate la superficie con un filo sottile di olio. Infornate a 180°C per 40/45 minuti, La superficie deve essere dorata e leggermente croccante (ma evitate il grill che farebbe annerire il polpettone).
Piccoli consigli utili (forse)
- Maggiorana o origano? Io scelgo l’origano, perché più aromatico e meno dolciastro. Va detto che sull’argomento (ovviamente) la Liguria è spaccata in due, quindi scegliete serenamente.
- Nel polpettone c’è chi prevede anche la quagliata – prescinseua - , formaggio prodotto nell’entroterra ligure, usato nel ripieno della maggior parte delle torte salate. Ha una consistenza da semiliquida a semisolida e un sapore acidognolo. Si trova con una certa difficoltà. Non è il caso di disperarsi (ma io non sono ligure...)
- Le patate devono rigorosamente essere cotte con la buccia a evitare che assorbano acqua, che poi sarebbe rilasciata nell’impasto. Se non disponete del classico passapatate con i buchetti, schiacciate bene con la forchetta ma non usate il passaverdure che rende le patate collose.
- I fagiolini possono anche essere sminuzzati con un piccolo robot ma attenzione(!) non devono diventare poltiglia, anzi devono conservare un po’ di “ruvidezza” e consistenza.
- I funghi non sono indispensabili ma aggiungono quel certo non-so-che.
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