Fine settimana all'insegna della corsa, normalmente. Il tentativo è quello di recuperare, in due giorni, tutto quanto è stato accantonato nei cinque giorni precedenti... (a me non riesce quasi mai). E però, ora che l'autunno è arrivato, spunta la voglia di casa, voglia di chiudere fuori della porta fastidi e irritazioni per ritrovare un po’ d’ intimità, con noi stessi innanzitutto e quindi con chi ci sta intorno o ci cerca. Per questo c'è una soluzione: mettersi in cucina e preparare un primo, una pietanza o un dolce. E' un vero e proprio toccasana. Infatti, il solo pensare di “creare” qualcosa che dà piacere, assorbe tutte le energie negative, liberando un senso di benessere. Per quanto mi riguarda questo è tanto più vero se uso il forno. Ci sarà un perché ma io non lo conosco.
Così oggi vi propongo una torta di mele, anzi due. La prima è la classica, soffice, alta, “imperfetta”, adatta per la colazione, la merenda, un fine pasto (in questo caso non ci starebbe male una pallina di gelato accanto). La seconda è frutto di una ricetta dell’amica Silvia, è deliziosa ed è amatissima dagli adulti, un poco meno dai bambini perché prevede uvetta passa e pinoli. A voi la scelta.
La ricetta classica
Dosi per 6 persone
1 kg di mele renette – 200 g di farina – 180 di zucchero – 3 uova - ½ bustina di lievito per dolci – una bustina di vanillina o qualche goccia di estratto di vaniglia – la scorza di un limone (o arancia) non trattato – 2 dl di latte – un pizzico di sale
Innanzitutto accendete il forno a 180°C. Rompete le uova separando il rosso dall’albume che metterete in ciotola a parte, adatta per la battitura. Ai tuorli unite quasi tutto lo zucchero (riservatene un cucchiaio) e un pizzico di sale: cominciate a montare con una frusta o lo sbattitore elettrico fin quando la crema apparirà omogenea e schiarita. Aggiungete allora la farina setacciata insieme al lievito e alla vanillina e, mescolando con un cucchiaio di legno, incorporate il latte a filo. Avviate di nuovo il mixer fino a ottenere una massa liscia. A parte sbucciate le mele, tagliatele a fettine sottili e unitele al composto. Montate a neve ferma gli albumi, aggiungendo lo zucchero che avevate messo da parte, quindi incorporateli delicatamente con un movimento dal basso verso l’alto (come se doveste far rotolare qualcosa).
Foderate uno stampo con carta da forno bagnata e ben strizzata, versatevi la massa sbattendo leggermente sulle pareti della tortiera per livellare la superficie, infornate a metà altezza e fate cuocere a 180°C per 40 minuti (verso i 30/35 minuti meglio fare un controllo attraverso il vetro). A cottura ultimata, lasciate riposare la torta in forno per qualche minuto (a porta aperta, questa volta), prima di sfornarla.
La ricetta di Silvia
Dosi per 6 persone
1 kg di mele renette – 175 g di farina – 2 uova - 100 g di zucchero – 100 g di burro – 100 g di pinoli - 50/70 gr di uvetta passa – ½ bustina di lievito – un pizzico di sale
Mettete a bagno le uvette, in acqua tiepida, per un’ora circa. Battete le uova intere con lo zucchero e un pizzico di sale, quindi aggiungete la farina setacciata con il lievito e il burro che avrete fatto fondere a bagno-maria. Mescolate bene con un cucchiaio di legno. Sbucciate le mele, tagliatele a pezzetti e aggiungetele all’impasto unitamente ai pinoli e alle uvette scolate e ben asciugate. Se la massa risultasse troppo compatta (dura), aggiungete un goccio di latte o, a piacere, un po’ di liquore alla vaniglia. Ponete l’impasto nella teglia imburrata e infarinata, livellate con una spatola, tenendo conto che deve risultare un’altezza non superiore ai 3 cm. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 30/35 minuti, fin quando si sia formata una crosticina ben dorata.
Piccoli consigli utili (forse)
- Il forno deve sempre essere pre-riscaldato, qualunque sia il piatto che dovete cuocere (quindi, pasta, carne, patate, torta….), ovviamente alla temperatura prescritta.
- Quando è previsto il burro fuso, la fusione può avvenire a bagno-maria oppure nel micro-onde, oppure in forno. Importante: il burro non deve mai arrivare al punto di frittura (insomma non deve sfrigolare).
- Questione vaniglia. Io credo che qualche goccia di vaniglia dia un tocco speciale all’impasto dolce e, infatti, cerco di avere sempre in casa dell’estratto. In alternativa uso il baccello (ricordate che va aperto e recuperati per l’uso i semini). E se proprio non ho né l’uno né l’altro, mi rifugio nella bustina di vanillina di tipo industriale.
- Per asciugare bene le uvette, dopo averle tamponate in un canovaccio, potete impolverarle rapidamente con un pochetto di farina, che, scrollerete poi ben bene.
- Farina: quando non diversamente specificato, si intende farina di grano tenero "00" (meglio biologica).
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